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il giorno giovedì 28 ottobre 2010 alle ore 15.40
Ogni volta che vedete i roghi di Terzigno, prima di arrabbiarvi pensate a Vincenzo Cenname. Dopo vi arrabbierete molto di più.
Cenname è un ingegnere ambientale,eletto sindaco di un Comune di duemila anime della provincia di Caserta, Camigliano.
Alle spalle non ha né la destra né la sinistra,ma una laurea.
Sulle spalle una testa.
E dentro la testa un sogno: trasformare il suo borgo in una Svizzera col sole.
Mette le luci a basso impatto energetico al cimitero e i pannolini lavabili all’asilo nido.
Si inventa una moneta, l’eco-euro, spendibile solo in paese, con cui ricompensa i bambini che portano a scuola il vetro da riciclare.
Giorno dopo giorno, senza alcun aumento dei costi, cattive abitudini inveterate si trasformano in comportamenti virtuosi, mentre la raccolta differenziata raggiunge percentuali scandinave.
E i luoghi comuni sul Sud immutabile e inemendabile?
Rottamati dal sogno di un sindaco casertano che ha meno di quarant’anni.
Ci si aspetterebbe la fila di notabili alla sua porta:
la prego, ingegner Cenname, venga a insegnarci come si fa.
Arriva invece una legge assurda che solo in Campania toglie ai Comuni la raccolta dei rifiuti per affidarla a un carrozzone provinciale.
( VEDI CESARO )
Il sindaco si ribella, sostenuto dall’intera popolazione, ma il prefetto segnala il suo caso al ministro Maroni.
In dieci giorni il consiglio comunale viene sciolto e Cenname rottamato neanche fosse un mafioso.
Da allora sono passati tre mesi, ma non lo sconforto per l’ottusità di uno Stato che per far rispettare una brutta legge ha sporcato quel po’ di pulito che c’era.
Massimo Gramellini – La Stampa 28.ottobre.2010
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Bunga-giorno
Gli americani sono dei quaccheri.
Lì un presidente può fare bunga bunga con Marilyn Monroe o una stagista della Casa Bianca, ma se telefonasse all’Fbi per far rilasciare una minorenne arrestata per furto, oltretutto spacciandola per nipotina di Mubarak, sarebbe costretto a dimettersi alla velocità della luce.
E se dicesse di averlo fatto perché è un uomo di buon cuore?
Peggiorerebbe soltanto la situazione.
L’abuso di potere, la sacralità della carica, bla-bla.
Che perbenismo triste, che formalismo ipocrita.
E la Francia giacobina?
Neanche a parlarne.
Lì un presidente può tenere nascosta una figlia tutta la vita come Mitterrand o sposare una modella col birignao più appuntito delle caviglie, ma se telefonasse alla Gendarmerie per far rilasciare una minorenne arrestata per furto, oltretutto spacciandola per nipotina di Mubarak, sarebbe costretto a ritirarsi a vita privata.
I francesi non hanno una storia alle spalle che consenta loro di apprezzare certi slanci liberali.
Sapranno cucinare le omelette, ma la democrazia non gli è mai riuscita bene.
I tedeschi, poi: luterani, gente fanatica.
Lì un cancelliere non telefonerebbe al Polizeipräsidium neanche per far rilasciare la propria, di nipotina, altro che quella di Mubarak.
Ecco, forse solo in Egitto, dove la democrazia affonda nei millenni (i famosi Faraoni della Libertà), il presidente telefonerebbe alla polizia per far rilasciare una minorenne arrestata per furto.
Ma non la spaccerebbe per nipotina di Mubarak, essendo lui Mubarak.
Semmai per nipotina di Berlusconi: esisterà, al riguardo, un accordo bilaterale?
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