mercoledì 21 settembre 2011

una bella storia: L’etica double-face.

pubblicata da Pasquino Pasquini mercoledì 21 settembre 2011



Il campo di prova della propria morale politica per il PD è stato di certo Napoli e la Campania…in mano alle truppe dell’”imperatore” Bassolino per circa 20 anni.

La valanga di scandali che l’ha travolto e che continuano ad imporsi all’attenzione generale sono il metro sul quale questo partito di opposizione ha dimostrato di non sapersi né misurare né superare…sono la prova provata della sua incapacità a rendersi reale alternativa ad un governo dichiaratamente in mano a piduisti, corrotti, corruttori, pedofili, faccendieri, incapaci.

Forse proprio Napoli e la Campania sono state le protagoniste della decadenza etica del PD, incapace di porre un freno agli sfregi e ai veri e propri soprusi che la banda bassoliniana ha commesso nei suoi anni di dominio incontrastato.

Ad uno ad uno crollano tutte le “parole d’ordine” gli “slogan” che avevano portato all’elezione di quel personaggio che si era presentato come l’alternativa alle “mani sulla città”, il moralizzatore, colui che sarebbe stato capace di far rinascere Napoli e i napoletani dalle loro macerie morali e materiali.

La Sanità ridotta ad un colabrodo di consulenze e sprechi provocate, in gran parte, dal duo Montemarano - De Mita (quest’ultimo presente anche nella giunta di centro-destra della Regione Campania).

Le vere e proprie “fondazioni” create per allargare consenso ed elargire, senza alcuno scopo reale, soldi pubblici ad amici e conoscenti.

E poi, dulcis in fundo, la gestione dissennata, criminale, della questione rifiuti, altro filone sfruttato dal PD e dal suo leader campano Bassolino, per aumentare il proprio potere a scapito della vita della gente.

Anche l’ex-governatore della Campania, in un silenzio assordante dei media, sarebbe sotto processo…in un procedimento che finirà sicuramente con l’assoluzione per prescrizione, per la gestione di tutto il ciclo rifiuti, assieme alla Fibe…l’azienda individuata per la costruzione dell’inceneritore e per lo smaltimento dei rifiuti…

E proprio in questi giorni esce fuori l’ennesimo schiaffo dato dai bassoliniani a tutto il popolo napoletano, l’aumento di stipendi che i dirigenti di Napoliservizi, azienda che si sarebbe dovuta occupare del “decoro urbano”, si sono auto-dati proprio nei periodi dell’emergenza peggiore…quasi un premio di riconoscimento a se stessi di un lavoro non svolto.

Un aumento pari a 2 milioni di euro l’anno…un altro colpo fatale alle casse di una città allo stremo.

I protagonisti di quest’altra “bella” vicenda partenopea hanno i nome del direttore generale Ferdinando Balzamo (bassoliniano di ferro) assunto da se stesso, mentre “presiedeva” distrattamente il suo ufficio dipendente, per funzioni, da un altro grande protagonista della vita napoletana...tal Nicola Oddati...in procinto di essere silurato come presidente della Consulta del “Forum internazionale delle culture”. Un aumento di circa 11.000 euro l’anno...tali da consentirgli di arrivare a guadagnarne, per un servizio non reso, 152.000; Ciro Turiello, anch’egli molto legato al nostro “magnifico” governatore afragolese, tanto da far parte della task-force creata proprio da Antonio Bassolino per “rispondere” all’emergenza rifiuti (con i risultati ben noti), che si auto-aumenta lo stipendio di 9.400 euro annui, per arrivare così alla modica cifra di 134.000.

Questi aumenti proprio nel periodo in cui Napoli e la Campania affogavano sotto i sacchetti abbandonati per strada e ai quali vanno sommate le spese per le consuete e clientelari consulenze per il “miglioramento” del decoro urbano, pari a circa 410.000 euro !

L’attuale giunta precisa che sull’azzeramento di questo gruppo dirigente dovrà muoversi con “i piedi di piombo” per evitare cause e ricorsi che costerebbero alla collettività altri euro mal-spesi...perché, c’è da precisarlo, i protagonisti di questa ulteriore vergogna non si dimettono neanche di loro spontanea volontà...rimangono incollati alle loro sedie...come quel “qualcuno” che noi critichiamo ogni giorno.

Come non si dimette un tal Corrado Gabriele, eletto consigliere regionale nel gruppo PD componente delle commissioni consiliari Istruzione e cultura e Ecomafie e bonifiche ambientali, solo autosospesosi dal partito e condannato, in primo grado, a 4 anni e 3 mesi per presunti abusi sulle figlie della sua compagna...una delle quali all’epoca minorenne.

Una doppia morale, quella adottata nel PD napoletano, che dimostra, se qualcuno ancora ne voleva una prova, la sua incapacità organica a “moralizzarsi” e la sua totale comunanza etica con il PDL del peggior presidente del consiglio che l’Italia abbia mai avuto.

Una doppia morale che accomuna governo ed opposizione, utilizzata, dall’uno o dall’altra, a seconda di quanto emerge da inchieste o scandali.

E sotto l’infamia di questa doppia morale il nostro paese crolla, perde dignità e cancella la sua nobile storia...e noi ne paghiamo le spese.

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