sabato 11 giugno 2011

Gli anti-discarica contro De Magistris. "No a Narducci". Prima di diventare sindaco, l'ex pm era solidale con i movimenti contrari alla riapertura di Chiaiano.
Ora la luna di miele è finita per la nomina ad "assessore alla legalità" di Giuseppe Narducci, magistrato che ha indagato sulle manifestazioni: "Ci definiva camorristi, come farà ora?".
Una grana prima o poi doveva scoppiare. Ed eccola, la prima gatta da pelare per Luigi de Magistris. Odora dei rifiuti della discarica di Chiaiano, che i movimenti e i centri sociali del quartiere hanno osteggiato in tutti i modi, da soli o quasi, con la solidarietà di pochissimi esponenti del mondo politico.

Tra cui, per l’appunto, Luigi de Magistris. Che in tempi non sospetti, da europarlamentare, si schierò apertamente al loro fianco.
Ed è anche per questo che i movimenti antidiscarica di Chiaiano hanno sostenuto de Magistris con entusiasmo in campagna elettorale, fino a candidare uno di loro, Pietro Rinaldi, nella civica ‘Napoli è tua’, la lista ‘arancione’ formata dall’ex pm di Why Not.

Rinaldi è stato eletto, ma l’idillio tra i movimenti e de Magistris è a rischio.

Gli esponenti dei centri sociali criticano duramente l’imminente nomina di Giuseppe Narducci alla guida dell’assessorato alla Legalità, che il sindaco di Napoli ha di fatto confermato.
Narducci è famoso per essere il pm di Calciopoli e del processo per camorra al coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino.
In pochi però sanno che Narducci è anche il magistrato che ha indagato sulle manifestazioni contro lo sversatoio di Chiaiano e sulle presunte connivenze tra ambienti della protesta e la criminalità organizzata. Inchiesta che la nota inviata dal centro sociale Insurgenzia ricorda con toni polemici.

“Una scelta (quella di Narducci assessore, ndr) che ci lascia davvero interdetti, avendo sostenuto l’elezione del nuovo sindaco di Napoli convinti che ogni deriva giustizialista fosse stata messa da parte alla luce di un progetto politico nuovo ed alternativo” si legge nella nota diramata dalla “Rete dei comitati in difesa dei beni comuni” e dal Laboratorio Insurgenzia, che definisce l’inchiesta di Narducci su Chiaiano “assurda”.

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